Linee progettuali

1. Sintesi delle conoscenze disponibili sul tema

Viene svolta un’attività di sintesi delle evidenze scientifiche disponibili relative agli aspetti ambientali e sanitari connessi con la presenza di impianti per il trattamento e smaltimento dei rifiuti.

Sarà attivato un servizio di documentazione, periodicamente aggiornato, che sarà reso disponibile sulla piattaforma web del progetto per poter fornire un utile strumento a servizio di esperti, amministratori e cittadini.

Attività:

  • Realizzazione e aggiornamento di una revisione sistematica della letteratura internazionale circa gli effetti sulla salute della presenza di impianti per il trattamento dei rifiuti. 
  • Pubblicazione del rapporto sul sito web dedicato al progetto.

U.O. Responsabile: Dipartimento di epidemiologia ASL RME

2. Censimento dei siti presenti nella regione Lazio

Sono oggetto del censimento tutti gli impianti attualmente autorizzati nella Regione Lazio:

  • discariche di rifiuti solidi urbani 
  • impianti di riciclaggio
  • impianti di compostaggio 
  • impianti di trattamento biologico e meccanico dei rifiuti solidi urbani
  • incenerimento dei rifiuti (termovalorizzatori  o gassificatori) 

Per ciascun impianto saranno acquisite informazioni su:

- localizzazione geografica (Shape files dei siti  o se non disponibili, indirizzo, coordinate geografiche, perimetro e area);

- Scheda sulle autorizzazioni: relativamente alle discariche informazioni su volume autorizzato (m3), capacità residua, RU smaltiti (t), Fanghi urbani smaltiti (t), altri RS smaltiti (t), regime autorizzatorio (data di autorizzazione e scadenza autorizzazione); relativamente agli impianti di incenerimento, informazioni su altezza dei camini, caratteristiche delle emissioni, eventuale energia prodotta.

- Scheda tecnica

Saranno acquisite in maniera organica le informazioni relative agli impianti di futura realizzazione, ivi comprese tutte le caratteristiche tecniche necessarie per una valutazione di impatto ambientale. 

Attività:

  • Censimento degli impianti regionali di gestione dei rifiuti urbani operativi o di prossima realizzazione 
  • Geocodifica degli indirizzi degli impianti e creazione di una mappa tematica interattiva che consentirà di accedere per ciascun impianto alle relative schede tecniche 
  • Elaborazione schede tecniche di impianto

U.O Responsabile: Direzione Regionale Energia e Rifiuti, Dipartimento Territorio, Regione Lazio. 

3. Stima delle emissioni relative a ciascun impianto esistente o di futura realizzazione 

Valutazione delle emissioni derivanti da ciascun impianto e della qualità dell’aria, delle acque e del suole nelle zone adiacenti, con attenzione alla tipologia di inquinanti emessi da questi impianti (particolato, metalli pesanti, IPA, ossidi di azoto e di zolfo, ossido di carbonio, acido cloridrico, diossine e furani, idrocarburi aromatici). Adozione di una strategia di monitoraggio ambientale che tenga adeguatamente conto della variabilità spaziale (scelta dei siti di campionamento) e temporale (numero delle misure per sito) degli agenti di interesse. Elaborazione di mappe di ricaduta. 

Attività:

a) Analisi delle attività di controllo e monitoraggio e definizione di nuovi standard

b) Definizione e avvio delle attività di tipo laboratoristico relativamente all’area di Colleferro e di Malagrotta

c) Elaborazione di mappe di ricaduta degli inquinanti emessi da ciascun impianto così come da altre principali fonti di inquinamento ambientale (traffico, altre attività produttive), utilizzando modelli di simulazione al fine di identificare aree di iso-concentrazione.

d) Collaborazione con ARPA Emilia-Romagna che conduce un progetto sperimentale di monitoraggio per la redazione di linee guida. 

Le  attività vengono illustrate di seguito.

a) Analisi delle attività di controllo e monitoraggio e definizione di nuovi standard

ARPA Lazio provvederà a raccogliere le informazioni relative alle attività di monitoraggio e controllo che attualmente vengono svolte presso gli impianti di trasformazione e smaltimento dei rifiuti urbani nella regione Lazio. Sulla base delle informazioni raccolte verranno definiti nuovi standard di controllo da applicare.

b) Definizione e avvio delle attività di tipo laboratoristico relativamente all’area di Colleferro e di Malagrotta

ARPA Lazio provvederà a definire un piano di monitoraggio ambientale dell’area di Colleferro e di Malagrotta. Verrà definito e attuato un programma di implementazione della dotazione strumentale di tipo laboratoristico.

c) Elaborazione di mappe di ricaduta degli inquinanti emessi da ciascun impianto così come da altre principali fonti di inquinamento ambientale (traffico, altre attività produttive), utilizzando modelli di simulazione al fine di identificare aree di iso-concentrazione.

L’analisi epidemiologica richiede la ricostruzione dettagliata della distribuzione nello spazio e nel tempo degli inquinanti di interesse che si articolerà come segue:

  1. determinazione del profilo temporale delle emissioni dei diversi impianti e delle altre sorgenti rilevanti presenti;
  2. ricostruzione dettagliata a varie risoluzioni spaziali (4 km, 1 km e, se necessario, a risoluzione maggiore) dei campi tridimensionali delle variabili meteorologiche e micrometeorologiche di interesse;
  3. ricostruzione preliminare della dispersione dei vari inquinanti emessi, effettuata con un modello lagrangiano a particelle, tridimensionale e non stazionario (SPRAY), dove la chimica è ridotta all’essenziale, per individuare il territorio interessato dalle ricadute dalle emissioni dei vari impianti e le eventuali interferenze tra le ricadute di impianti differenti, e per dare una prima valutazione quantitativa delle ricadute imputabili esplicitamente ai vari impianti di trattamento dei rifiuti;
  4. si realizzerà una seconda modellizzazione con di un modello euleriano fotochimico tridimensionale con la catena modellistica RAMS-FARM.
  5. a completamento, si realizzerà un’analisi “sub-grid” col codice Micro-SPRAY per ricostruire localmente i campi di concentrazione tenendo conto esplicitamente della struttura urbanistica e viaria presente.

Naturalmente nelle simulazioni modellistiche verranno assimilate tutte le misure realizzate dalla rete automatica regionale della qualità dell’aria, dalle diverse reti meteo e da altre misure eventualmente disponibili.

d) Collaborazione con ARPA Emilia-Romagna che conduce un progetto sperimentale di monitoraggio per la redazione di linee guida. 

ARPA Lazio nell’ambito dello svolgimento delle precedenti attività collaborerà con ARPA Emilia Romagna che conduce un progetto triennale (“Moniter”), di monitoraggio degli inceneritori nel territorio dell´Emilia-Romagna, che ha l’obiettivo principale di "organizzare un sistema di sorveglianza ambientale e valutazione epidemiologica nelle aree circostanti gli impianti di incenerimento in Emilia-Romagna. Il contributo di supporto dell’ARPA Emilia Romagna verterà sulle attività di  definizione degli standard di monitoraggio, sulla implementazione di rilevazioni laboratoristiche, e sulla elaborazione dei modelli di ricaduta. 

U.O. Responsabile: ARPA Lazio

4.Caratterizazione della popolazione potenzialmente esposta

L´attività consiste nell´implementazione di un metodo di integrazione geografica di dati ambientali e socio-demografici per una valutazione ecologica dell´esposizione della popolazione residente nelle aree circostanti gli impianti della regione. In questa ottica è importante la corretta caratterizzazione dell´area e della popolazione interessate dalla contaminazione e la possibilità di ottenere informazioni il più possibile accurate sulle sorgenti di esposizione. 

Attività:

  • Costruzione di un sistema geografico integrato.
  • ricostruzione popolazione potenzialmente esposta; 
  • caratterizzazione socio-economica della popolazione; 
  • identificazione di sottoaree dei livelli di esposizione 
  • identificazione e geocodifica di tutte le altre fonti di pressione ambientale presenti nell’intorno dell’impianto in studio

U.O. Responsabile: Dipartimento di epidemiologia ASL RME 

5. Effetti sulla salute della popolazione esposta ad impianti già esistenti 

L’attività consiste nel valutare le condizioni di salute della popolazione residente intorno agli impianti per lo smaltimento dei rifiuti esistenti in regione, indagando sia gli effetti a breve termine (esiti riproduttivi, malformazioni congenite, ricoveri ospedalieri per cause respiratorie e cardiovascolari), sia quelli a lungo termine (mortalità, incidenza di tumori), utilizzando un approccio geografico. La popolazione residente sarà classificata secondo i livelli di esposizione stimati e saranno considerati, come possibili confondenti, i livelli di condizione socio-economica desumibili dai dati censuari, su base aggregata per sezione di censimento. Ciascuno studio prenderà in considerazione, per ciascun sito, la stima della numerosità della popolazione attuale, per genere e classe di età, residente in prossimità di impianti, la data a partire dalla quale sono disponibili anagrafi automatizzate, le tipologie di eventi in studio e l´arco temporale da considerare, nonché la tipologia di indicatore di condizioni socio-economiche (CSE) meglio utilizzabile in sede di analisi per la correzione dei risultati.

Attività:

  • redazione di protocolli specifici per area
  • recupero presso gli Uffici Anagrafici dei comuni interessati dagli impianti attualmente operativi nella regione delle informazioni anagrafiche e della storia residenziale delle coorti di popolazione in studio;
  • georeferenziazione degli eventi in studio e attribuzione di indice CSE alle sezioni di censimento interessate 
  • analisi dei dati per singolo impianto e della popolazione complessiva,  in relazione ai livelli di esposizione.

U.O. Responsabile: Dipartimento di epidemiologia ASL RME

6. Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute dei lavoratori

I lavoratori oggetto di indagine sono quelli impiegati in tutte le fasi del trattamento dei rifiuti: raccolta, trasporto, trattamento, riciclaggio e smaltimento. A partire dai dati disponibili presso ogni impianto, e relativi alle mansioni svolte dai singoli lavoratori, questa linea progettuale procederà a individuare coloro che sono stati esposti per motivi professionali e su questi si effettuerà uno studio retrospettivo di mortalità e di morbosità.

Il disegno è quello classico di una valutazione retrospettiva di coorte (eventualmente retrospettivo/prospettico) dei lavoratori che hanno prestato servizio nei diversi impianti della regione per la raccolta e il trattamento dei rifiuti..

Attività:

  • censimento delle società di interesse pubblico attive nella raccolta, il trasporto e il trattamento dei rifiuti
  • Ricostruzione delle coorti dei lavoratori
  • Valutazione dei livelli di esposizione 
  • Costruzione di matrici esposizione/rischio 
  • Eventuale valutazione dei fattori di confondimento 
  • Analisi della mortalità causa-specifica

Le aziende e le società che operano nel campo dello smaltimento dei rifiuti saranno tenute a comunicare l’elenco nominativo dei lavoratori, e la loro storia professionale completa.  

U.O. Responsabile: Dipartimento di epidemiologia ASL RME

7. Valutazione ex-ante dello stato di salute dei residenti (a) e della qualità dell’aria (b) nelle aree interessate dalla costruzione di nuovi impianti per lo smaltimento dei rifiuti 

a) Valutazione ex-ante della qualità ambientale 

La caratterizzazione ex-ante della qualità dell’aria nei siti oggetto di futuri impianti verrà realizzata da ARPA Lazio sulla base dei modelli di dispersione degli inquinanti per le fonti emissive diverse cosi’ come indicato al punto 

b) Valutazione ex-ante dello stato di salute dei residenti

L’obiettivo dell’attività è fornire un quadro aggiornato della situazione epidemiologica nell’area in studio utilizzando i dati della natalità, della mortalità e della morbosità dai sistema informativi sanitari della regione Lazio.

Metodi

Analisi geografica a livello sub-comunale (sezioni di censimento ed aggregati). 

Popolazione oggetto dello studio

Residenti nelle aree geografiche di interesse; la popolazione in studio, verrà caratterizzata per genere, età e indicatore socioeconomico della sezione di censimento di residenza. 

Fonti dei dati

  • Archivi delle anagrafi comunali
  • Censimento ISTAT 2001
  • Registro Nominativo delle Cause di Morte (ReNCaM) della regione Lazio
  • Sistema Informativo Ospedaliero (SIO) della Regione Lazio

Esiti

Mortalità: l’accertamento dello stato in vita verrà effettuato tramite una procedura di record-linkage tra il dataset della popolazione in studio e l’archivio anagrafico comunale, per l’attribuzione della causa di morte (codici ICD-IX), tramite record-linkage con il ReNCaM. 

Ospedalizzazione: dal SIO verranno selezionati tutti i ricoveri ospedalieri della popolazione in studio, in regime ordinario per acuzie, avvenuti presso le strutture ospedaliere del Lazio nel periodo in studio. 

Analisi dati

Verranno calcolati i tassi di mortalità e di ospedalizzazione per patologie collegate a contaminanti ambientali derivanti dalle attività produttive e dallo smaltimento dei rifiuti nelle aree  in prossimità degli impianti. Come popolazione di riferimento verrà considerata la popolazione residente nelle province in cui verrà costruito il sito distribuita per genere ed età (Fonte: 14° censimento ISTAT 2001). 

Lo stato socioeconomico di area sarà considerato un fattore di confondi mento rilevante. La disponibilità dei dati di censimento 2001 relativi alle sezioni di censimento del comprensorio permette di stimare un indicatore di stato socioeconomico di piccola area da assegnare a ciascuna sezione di residenza. Essa sarà misurata attraverso un indicatore (Indice di Deprivazione), la cui struttura sarà individuata a partire dalle caratteristiche della popolazione ricavabili dal Censimento 2001. 

U.O. Responsabili: Dipartimento di epidemiologia ASL RME e ARPA 

8. Progettazione e coordinamento di indagini speciali in situazioni di emergenza

Il programma dovrà essere in grado di rispondere a qualsiasi situazione di emergenza dovesse verificarsi in termini ambientali con possibili ripercussioni sulla salute dei residenti o dei lavoratori. Potranno essere attivate indagini ad hoc, ivi comprese indagini di biomonitoraggio volte a valutare il carico corporeo di tossici ambientali nelle popolazioni potenzialmente esposte. I costi di tali indagini speciali andranno sostenuti con provvedimenti specifici.  

U.O. Responsabile: ARPA Lazio e Dipartimento di epidemiologia ASL RME a seconda delle necessità

9. Formazione, comunicazione e pubblicizzazione dei risultati 

L´attenzione alle manifestazioni di preoccupazione e di allarme espresse da gruppi di cittadini, nelle più diverse forme organizzative, rendono essenziale una attività di comunicazione completa e trasparente di questo progetto e dei suoi risultati, parziali e totali. Saranno attivati o potenziati canali informativi generali e divulgativi (presenza a eventi pubblici, dépliant, mostre illustrative, informazioni per i media, ecc.) oltre a iniziative più specificamente orientate al dialogo, alla formazione, alla condivisione con i diversi pubblici interessati al tema: dalle Amministrazioni locali, al mondo della scienza e delle professioni ambientali e sanitarie, agli esponenti di gruppi e associazioni particolarmente attente al rapporto ambiente-salute. 

Saranno organizzati corsi di aggiornamento sulle basi teoriche e le tecniche principali della comunicazione per la scelta dei mezzi e le modalità espressive più appropriate ai diversi destinatari dell’informazione.  

Un sito Internet dedicato al progetto costituirà il veicolo fondamentale della comunicazione, necessario per la complessità del tema e la ricchezza quantitativa dei dati da rendere pubblici. Le pagine web avranno il compito di descrivere e divulgare il progetto, la sua struttura, gli obiettivi, i risultati attesi, le fasi e i soggetti coinvolti. Con l´avanzamento dei lavori, poi, sarà sempre attraverso il sito che verranno comunicati i risultati delle singole linee progettuali, i commenti degli  esperti del settore, ma anche le notizie relative a convegni, iniziative formative ed eventi pubblici. 

Attività:

  • Descrivere e divulgare il progetto, e in particolare la struttura, gli obiettivi, i risultati attesi, le fasi, i soggetti coinvolti, gli stati di avanzamento.
  • Supportare e agevolare la comunicazione del progetto e dei suoi contenuti ai diversi pubblici interessati (decisori, cittadini, tecnici e media) con la realizzazione di quattro diverse aree dedicate sulla piattaforma web
  • Pubblicare i risultati dei monitoraggi, le osservazioni e i commenti di esperti del settore.
  • Rendicontare gli stati di avanzamento e i risultati delle singole linee sub-progettuali
  • Rendere accessibile la documentazione prodotta o resa disponibile dal progetto
  • Progettare, organizzare e condurre iniziative informative, eventi pubblici, e pubblicare le varie notizie ad esse relative

U.O. Responsabile: Dipartimento di epidemiologia ASL RME